SCIENZA E RICERCA – Nanoparticelle di quarzo all’origine dei grandi terremoti

Ultima modifica: 25 Gennaio 2019

Da il BO Live – Università di Padova:

Nanoparticelle di quarzo all’origine dei grandi terremoti

Esistono terremoti che non vengono percepiti dalla popolazione e altri che raggiungono una magnitudo di sei, sette gradi della scala Richter. È il caso ad esempio degli eventi sismici di Amatrice e Norcia, avvenuti nel 2016, che hanno provocato morti, feriti e distrutto molti edifici delle due città. Oppure si pensi al grande terremoto del Cile del 1960 che ha registrato una magnitudo di 9,5. Perché, ci si potrebbe chiedere, la maggior parte dei terremoti rimane di piccole dimensioni, ma in alcuni rari casi la rottura sismica si espande sempre di più fino a generare terremoti distruttivi? La risposta non è ancora del tutto nota, ma recentemente un gruppo di ricerca internazionale ha provato a dare delle risposte: secondo gli scienziati uno dei fattori determinanti sarebbe da ricercarsi nella presenza di lubrificanti naturali sulle superfici di faglia, nello specifico di nanoparticelle di quarzo.

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