Si è tenuto sabato 10 febbraio, in un gremito auditorium dell’Istituto Follador – De Rossi di Agordo, il convegno di presentazione del Foglio n° 46 – CARG “Longarone”. Il convegno, organizzato dal Servizio Geologico e Attività Estrattive della Direzione Difesa del Suolo della Regione del Veneto con il patrocinio dell’Ordine dei Geologi della Regione del Veneto, ha visto la presenza dell’Assessore Gianpaolo Bottacin, della Dott.ssa Maria Siclari Direttore Generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e della Dott.ssa Maria Teresa Lettieri, Responsabile Servizio per la Geologia strutturale e marina, il rilevamento e la cartografia geologica di ISPRA.
Dopo i saluti del Sindaco di Agordo Roberto Chissalè e del Dirigente Scolastico Antonella Pacieri, il convegno si è aperto con l’intervento dell’Assessore Gianpaolo Bottacin che ha presentato un inquadramento dei dissesti del territorio e le azioni di prevenzione adottate dalla Regione del Veneto. La Dott.ssa Maria Teresa Lettieri ha ricostruito l’evoluzione del Progetto CARG, avviato con i primi finanziamenti nel 1989 e proseguito fino a circa il 2000, per poi essereo rifinanziato, dopo circa vent’anni, dalle Leggi di Bilancio 2019/2020/2021/2022.
La Regione Veneto ha partecipato fin dall’inizio al Progetto CARG, confermando in tal modo l’interesse alla salvaguardia del territorio regionale; tuttavia, mancano ancora molti fogli per completare l’intera copertura del territorio. La ripartenza del progetto CARG ha consentito, anche per la Regione Veneto l’avvio di 3 fogli geologici (di cui uno a carico della Regione con contributo Statale) e per il 2024, la Regione, ha proposto la realizzazione del Foglio n. 83 “Monte Grappa”.
Il Dott. Giulio Fattoretto, Responsabile del Servizio Geologico e Attività Estrattive della Regione del Veneto ha illustrato lo sviluppo della Cartografia Geologica del Veneto che ha aderito al progetto CARG nel 1988 al fine di aggiornare la cartografia geologica esistente, alla scala 1: 100.000, e risalente in buona parte agli anni ‘40-’50. Il collega Fattoretto ha inoltre evidenziato le peculiarità del foglio Longarone che copre un territorio coinvolto da ricorrenti fenomeni di dissesto idrogeologico e parzialmente sismico, un territorio appartenente ad un’area dolomitica di grande pregio ambientale, minerario e industriale.
Un territorio con specifiche problematiche scientifiche, di considerevole interesse, sia dal punto di vista stratigrafico che strutturale magistralmente descritte dal Prof. Piero Gianolla (Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Ferrara), coordinatore scientifico del Foglio (ruolo ricoperto dal Prof. Alfonso Bosellini sino al 2014) e dal suo gruppo di lavoro.
Numerosi e di elevato contenuto scientifico gli interventi del Prof. Piero Gianolla, del Prof. Adriano Zanferrari dell’Università di Udine, del Dott. Marcello Caggiati e del Dott. Alberto Riva, entrambe dell’Università di Ferrara, che hanno delineato le peculiarità geologiche e le novità, a livello strutturale e stratigrafico, presenti nell’area coperta dal foglio.
In sala erano presenti anche numerosi geologi rilevatori che hanno collaborato al foglio e che stanno lavorando ai nuovi fogli, specialità, quella del geologo rilevatore, che ha visto un notevole calo negli anni in cui non si sono avuti i finanziamenti per la realizzazione dei fogli CARG. Attività complessa e difficile che vede l’impegno costante di ISPRA e degli atenei per formare adeguatamente nuove leve di rilevatori attraverso le Scuole Estive di Rilevamento geologico e cartografia CARG.
Molti spunti importanti sono emersi anche dall’intervento dei colleghi Gianluca Piccin e Bruno Monopoli rispettivamente sul Quaternario e sull’importanza e gli sviluppi futuri della Banca Dati Geologica realizzata a corredo del foglio.
A conclusione della giornata l’incisivo intervento del Presidente dell’ Ordine dei Geologi della Regione del Veneto, Giorgio Giacchetti, che ha presentato l’importanza della conoscenza geologica di base rappresentata dai Fogli CARG applicata alla professione e, in particolare, ponendo l’attenzione alla necessità di ottimizzare e standardizzare le procedure di valutazione del rischio residuo e sostenibile, argomento che ha suscitano molto interesse e che sarà oggetto di un prossimo convegno che si terrà a Rovereto il 7 marzo (informazioni tramite newsletter).
Prossimamente tutte le presentazioni saranno rese disponibili agli iscritti al convegno.
Infine, un doveroso e importante ringraziamento va all’Ing. Vincenzo Artico, direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa, ai colleghi geologi Giulio Fattoretto, Anna Galuppo, Veronica Tornielli e a tutto il gruppo della Difesa del Suolo per il coinvolgimento e la costante e rinnovata collaborazione con l’Ordine.
Non ultimo un sentito ringraziamento al prof. Danilo Giordano e all’Istituto Follador – De Rossi per l’ospitalità e per il ruolo importante che ricoprono nella formazione di giovani tecnici della geologia.
Niccolò Iandelli
Vicepresidente
Ordine dei Geologi della Regione del Veneto
